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CAPO DI GABINETTO: RACCONTIAMO LA STORIA

Articolo di: 

di Federica Salsi

Lunedì 12 dicembre appare sul sito Affaritaliani questo articolo in cui si parla di Marco Lombardelli, Capo di Gabinetto del Sindaco di Bologna Virginio Merola, che senza una laurea né un esperienza professionale nel settore, è stato assunto dal Comune di Bologna e “inquadrato nella categoria D” dei contratti pubblici, per la quale la laurea è obbligatoria.

 

lombadrdelli


Allora preparo un intervento di inizio seduta per il Consiglio Comunale del 14 Dicembre

“Da lunedì il nostro Capo di Gabinetto Marco Lombardelli è purtroppo agli onori delle cronache. Prendo tristemente atto che continua la brutta abitudine di questa amministrazione a fare brutte figure. Quando si tratta di scegliere funzionari di un certo livello, va letteralmente nel pallone. Voglio però chiarire un concetto, non mi interessa entrare nel merito della persona di Lombardelli. E’ bravo? E’ fidato? Saprà fare il suo lavoro? Fa parte della macchina partito? Il Capo di Gabinetto è un incarico fiduciario e il Sindaco ha la facoltà di scegliersi i collaboratori come meglio ritiene opportuno.
Non ha però la facoltà di assumerli con un inquadramento che non spetta loro non avendone i requisiti.

Si, perché il signor Lombardelli risulta inquadrato nella categoria D per la quale è prevista per legge la laurea, laurea che Lombardelli non ha. Non c’entra se Lombardelli non è un dirigente, non c’entra se costa meno dei suoi predecessori Capi di Gabinetto. C’entra che questa Giunta lo ha assunto con un inquadramento illegittimo.
Matteo Renzi, sindaco di Firenze, e tutta la sua Giunta, non più tardi dell’anno scorso è stato condannato dalla Corte dei Conti per un problema analogo.
Se per le 13 alte specializzazioni e per i 3 dirigenti il Sindaco ha parlato di coincidenze, non provi a dire questa volta che si è trattato di una svista”.

Preparo anche una domanda di attualità per venerdì 16 dicembre dove chiedo spiegazioni. La risposta dell’Assessore Lepore che parla di valutazioni elastiche ed autonome suona come un: Pace Libera tutti!!!

“Dopo una settimana di silenzio stampa interrotto da qualche timida giustificazione della giunta per avvallare la posizione del Capo di Gabinetto signor Marco Lombardelli, rimango basita dalle parole del Sindaco: “Abbiamo fatto ciò che hanno fatto le giunte precedenti”

Quindi cosa significa? Che è abitudine di questa amministrazione assumere personale inquadrandolo e pagandolo di più rispetto ai requisiti che possiede? Complimenti!!

E poi ancora le parole del Sindaco mi lasciano veramente perplessa: ”Non vedo la capacità di contribuire a tenere unita la città”

Cosa significa per Lui tenere unita la città? Significa voltarsi dall’altra parte e fare finta che vada tutto bene? Il Sindaco dovrà farsi una ragione ed accettare che le opposizioni esistono e controllano chi governa. E se qualcosa non convince le opposizioni hanno il dovere di sollevare i problemi.

Voglio ricordare la vicenda People Mover legata ai patti parasociali. Se non era per le opposizioni quei patti scellerati andrebbero andati avanti così come sono stati scritti. Ora almeno un barlume di speranza sulla possibilità che vengano cambiati esiste.

Quindi, se il Sindaco vuole veramente tenere unita questa città, la smetta di predicare bene e razzolare male. Non può parlare di meritocrazia e valorizzazione dei dipendenti della macchina comunale e poi assumere un esterno come Capo di Gabinetto quando, stando al Regolamento sull’ordinamento generale degli uffici e servizi, avrebbe dovuto determinarlo nell’ambito della dotazione organica dell’ente. Quindi gli emolumenti di Lombardelli potranno anche essere inferiori a quelli dei suoi predecessori (che però erano già dipendenti dell’ente), ma sono una spesa in più poiché è di fatto si tratta di una nuova assunzione.

Non può parlare il Sindaco di meritocrazia e valorizzazione e assumere una persona inquadrandola e pagandola di più rispetto ai requisiti che possiede. Perché questo è stato fatto con l’attuale Capo di Gabinetto.

Se il Sindaco vuole tenere unita questa città, allora che faccia le cose per bene. E dove c’è comunione di intenti noi ci siamo.

Quindi ora è necessario fare chiarezza su questa vicenda:

  • Qual è il titolo di studio del Capo di Gabinetto Sig Marco Lombardelli? A parte la laurea in Incoscienze Politiche attribuitagli honoris causa da USB….

  • Qual è il livello in cui è inquadrato all’interno del Comune di Bologna? Cosa c’è scritto nel contratto individuale di lavoro che ha sottoscritto?

  • Qual è la retribuzione annua lorda, visto che nella delibera viene indicata in 45.000 € ma sui giornali si legge un importo di 68.000 €, senza che sia stata fatta alcuna smentita? Inoltre sempre nella delibera si cita un importo complessivo per i 5 anni pari a 288 mila euro circa ma 45 milla per 5 fa 225 mila quindi non c’è corrispondenza nemmeno per questa cifra.

  • Sempre nella medesima delibera si citano i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile del Capo Dipartimento Organizzazione e del Responsabile della Ragioneria”, cosa c’è scritto in questi pareri? Chi li ha firmati? Possibile che nessuno si sia accorto che l’inquadramento D prevede la laurea che il signor Lombardelli non ha? Esistono altri pareri formali o informali espressi in merito all’assunzione di Lombardelli?

 

La risposta del sindaco Virginio Merola letta in aula dall’assessore Matteo Lepore:

Marco Lombardelli risulta in possesso della licenza di abilitazione all’esercizio dell’arte ausiliaria della professione sanitaria di ottico. Marco Lombardelli per le mansioni e le attività che svolge è stato inquadrato nella categoria professionale D – posizione economica D1 con contratto individuale di lavoro a tempo determinato ai sensi dell’art. 90 D.Lgs. 18.08.2000, n. 267 e dell’art. 35 del Regolamento generale sull’ordinamento degli uffici e dei servizi del Comune di Bologna. Si tratta, pertanto, di rapporto di lavoro a tempo determinato, caratterizzato da un elemento di fiduciarietà in rapporto agli organi di Governo dell’ente locale che l’ordinamento riconosce e legittima a livello normativo, connotato dalle caratteristiche peculiari e speciali del Testo Unico degli Enti Locali.

A Marco Lombardelli è attribuito il seguente trattamento economico:

· Stipendio tabellare annuale determinato dal contratto nazionale comparto Regioni Autonomie Locali nella misura di euro 22.930,57;
· Indennità di vacanza contrattuale annua pari ad euro 171,99;
· Indennità di comparto annua pari ad euro 622,80;
· Emolumento accessorio, previsto dall’art. 90 del D. Lgs. n. 267/2000 e dall’art. 35 del Regolamento sull’ordinamento generale degli uffici e servizi, comprensivo di qualunque compenso dovuto per lavoro straordinario, per la produttività collettiva e per la qualità della prestazione individuale, nonché di qualsiasi altro emolumento accessorio previsto dal contratti vigenti, nella misura di euro 45.000,00.

I pareri, entrambi favorevoli, in ordine alla regolarità tecnica e contabile sono stati espressi dal Capo Dipartimento Organizzazione e dal Direttore del Settore Finanze.

L’intero iter procedimentale delle deliberazioni della Giunta e del Consiglio si svolge completamente in forma elettronica, attraverso una sequenza di passaggi definita dall’applicativo in uso all’interno dell’Ente.

Marco Lombardelli Responsabile del Gabinetto del Sindaco, e non Capo di Gabinetto del Sindaco, per le mansioni e le attività che svolge è inquadrato nella categoria professionale D – posizione economica D1 con contratto individuale di lavoro a tempo determinato ai sensi dell’art. 90 D.Lgs. 18.08.2000, n. 267 e dell’art. 35 del Regolamento generale sull’ordinamento degli uffici e dei servizi del Comune di Bologna

Si tratta, pertanto, di rapporto di lavoro a tempo determinato, caratterizzato da un elemento di fiduciarietà in rapporto agli organi di Governo dell’ente locale che l’ordinamento riconosce e legittima a livello normativo, connotato dalle caratteristiche peculiari e speciali del testo unico degli Enti Locali.

Non sono previsti ulteriori “benefit”, espressione peraltro estranea alla disciplina dei contratto nazionale di lavoro di tutti i Comparti del pubblico impiego.

I compiti assegnati al Responsabile del Gabinetto del Sindaco consistono nell’assistenza e nel supporto al Sindaco nell’espletamento delle funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo che l’ordinamento delle autonomie locali riconosce agli organi di governo, senza che si determini alcuna sovrapposizione con le funzioni gestionali ed istituzionali, che dipendono, invece, dal vertice della struttura organizzativa dell’ente.

La peculiarità degli incarichi ex art. 90 del Testo Unico degli Enti Locali consente di valutare i requisiti minimi, culturali e professionali, dall’esame dei curricula professionali in misura più elastica rispetto al sistema ordinario previsto dal contratto nazionale di lavoro per l’inquadramento del personale degli Enti locali nelle categorie professionali previste per il personale non dirigenziale. Tale autonomia nella scelta dei collaboratori del Sindaco e nel loro inquadramento deve comunque necessariamente rispettare i canoni della ragionevolezza e del buon andamento della pubblica amministrazione

La natura omnicomprensiva dei compensi per il lavoro straordinario, per la produttività collettiva e per la qualità della prestazione individuale che l’art. 90 TUEL riconosce all’emolumento unico che può essere attribuito al personale di supporto degli organi di direzione politica degli Enti Locali determina che le loro prestazioni non debbano essere soggette alla valutazione delle performance di cui al D.Lgs. n. 150/2009 (cosiddetto Decreto “Brunetta”).
D’altronde, una valutazione della prestazione dei componenti che operano a supporto degli Organi di Governo attraverso gli strumenti di misurazione degli standard di rendimento e di performance posti a disposizione degli Organi di Valutazione risulterebbe di difficile praticabilità.

Pertanto, il risultato professionale raggiunto dal Responsabile di Gabinetto per espressa norma di legge, art. 90 TUEL, non è soggetto ad alcuna valutazione.

Un’ultima precisazione: il personale di supporto agli organi di governo non incide sul fondo di produttività del personale dipendente che si suddivide anche in compensi per la produttività e per la qualità della prestazione”.

I consiglieri Lucia Borgonzoni e Federica Salsi si sono dichiarati: non soddisfatti.”

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