Movimento 5 Stelle Bologna
La democrazia è partecipazione

CAMPAGNOLI NON PUO’ ESSERE NOMINATO, NOMINATO CAMPAGNOLI.

Articolo di: 
   del: 19 luglio 2011

Duccio Campagnoli,  ex dirigente comunista della Fiom e della Cgil bolognese, per quindici anni assessore regionale, consigliere alla Fiera, ieri è stato nominato ai vertici della stessa.

È finita così, proprio come temevamo. Era evidente anche ai sassi che il PD voleva Duccio Campagnoli alla presidenza della Fiera e che quell’emendamento proposto dalla Lega e votato all’unanimità da tutto il consiglio comunale doveva essergli scappato. L’avevano votato soprappensiero, senza valutare che quel voto avrebbe tagliato fuori l’amico Duccio.

“Non sono nominabili amministratori pubblici che abbiano ricoperto i ruoli di sindaci o incarichi di ASSESSORE  nel mandato amministrativo precedente, per un periodo di 3 anni dalla scadenza del loro mandato elettivo.” Questo è il testo incriminato, il testo a cui la maggioranza si è sforzata di dare un’interpretazione in perfetto stile berlusconiano, asserendo che non era specificato che ci si riferisse anche ad incarichi di ASSESSORE REGIONALE, ma valeva solo per incarichi di ASSESSORE COMUNALE precedentemente ricoperti. Un decreto interpretativo che prende in giro tutte le persone dotate di buon senso e che ci insegna che si possono fare riunioni in commissione, che si possono fare sedute di consiglio comunale, che si può votare all’unanimità un emendamento, ma che se il PD vuole una cosa, in un modo o nell’altro, la ottiene.

Volevano Campagnoli, lo volevano dall’inizio. Se Campagnoli avesse avuto un  doppio incarico probabilmente ci avrebbero detto, con un’interpretazione originale, che però erano incarichi minori, se avesse avuto un conflitto di interessi magari ci avrebbero detto che non si poteva quantificare.

Insomma quello che ci chiediamo noi è che senso abbia fingere di coinvolgere le forze di opposizione in consiglio, parlare di nuove norme di trasparenza e di discontinuità col passato, se poi le persone che vengono scelte non rispettano gli indirizzi dati al sindaco dal consiglio stesso.

“Sul vocabolario c’è scritto che “democrazia” significa “potere al popolo”. Sì, ma in che senso potere al popolo? Come si fa? Questo sul vocabolario non c ‘è scritto. Però si sa che dal 1945, dopo il famoso ventennio, il popolo italiano ha acquistato finalmente il diritto al voto. È nata così la “Democrazia rappresentativa” che dopo alcune geniali modifiche fa sì che tu deleghi un partito che sceglie una coalizione che sceglie un candidato che tu non sai chi è, e che tu deleghi a rappresentarti per cinque anni, e che se lo incontri ti dice giustamente: “Lei non sa chi sono io!”. Questo è il potere del popolo.” (Giorgio Gaber – la democrazia)

Massimo Bugani – M5S

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