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AFM: cosa sta succedendo?

Articolo di: 
   del: 13 giugno 2012

Parliamo un po’ di AFM Spa, ovvero quelle che una volta erano le Farmacie Comunali di Bologna e cosa sono diventate adesso. Un po’ di storia:

 

afm

 

“ Nel febbraio 1957 con l’inaugurazione del Sindaco G.Dozza della Farmacia Comunale in P.zza Maggiore, parte l’attività dell’Azienda Farmaceutica Municipalizzata di Bologna
Nei locali della Farmacia Comunale Centrale si svolgevano fin da allora le attività di vendita al pubblico e di magazzino per la vendita agli ospedali e case di cura.
L’Azienda Farmaceutica Municipalizzata si espande aprendo altre 8 Farmacie Comunali nel 1964 fino ad arrivare a 22 nel 1970 e si specializza nella distribuzione intermedia.
Oggi AFM S.p.A. di Bologna gestisce 37 Farmacie Comunali, 36 presenti sul territorio di Bologna e Provincia e 1 in Savignano sul Rubicone in collaborazione con 14 Comuni soci. Oltre alla gestione del canale di distribuzione al dettaglio, AFM S.p.A. di Bologna gestisce anche un magazzino con il quale rifornisce oltre alle Farmacie Comunali da noi gestite, circa 500 tra Farmacie private e Comunali, ospedali e case di cura.
AFM S.p.A. di Bologna nel maggio del 1999 è stata acquisita per il 79,91% da ADMENTA Italia.”

L’8 giugno 2012 “L’ EX presidente delle Farmacie Comunali Virginio Biagini, dal sito di Affari Italiani, spara a zero contro Afm, la società di gestione delle farmacie comunali di Bologna, che partecipa col 15,8%. Una quota, dice, acquistata a caro prezzo dall’ ex sindaco Vitali (assessore al bilancio era Delbono) che avrebbe “donato” alla società (guidata dai tedeschi di Admenta Italia, costola della Ag) tutto il patrimonio immobiliare delle farmacie, rinunciando ad affitti. Inoltre il Comune ha ceduto ai tedeschi anche il marchio, sostituito dal logo Doc Morris, della Ag. Afm avrebbe infine subappaltato a una coop esterna alcuni servizi, procedura definita «irregolare». Una vicenda «oscura», sulla quale Biagini si dice «prontissimo» a riferire a Procura e Corte dei conti.”

Questi recenti fatti che vedono coinvolta AFM (Azienda Farmaceutica Municipalizzata) dimostrano ancora una volta come il Comune sia incapace di esercitare la sua funzione di controllo all’interno degli enti di cui detiene partecipazioni. Lo dimostra l’irruzione dei Carabinieri con l’ispettorato del lavoro poiché alcuni lavori sono dati in appalto in contrasto con le normative vigenti. Incapacità del Comune anche nella valorizzazione del suo patrimonio, che infatti a suo tempo vende il patrimonio immobiliare delle farmacie rinunciando all’incasso certo dell’affitto per 90 anni.

Ultimamente, complice anche la crisi, il Comune parla in continuazione di partnership pubblico-privato. Ad esempio ha trasformato la Cineteca in Fondazione (e anche in questo caso ha ceduto alla Fondazione il patrimonio immobiliare), ad esempio si parla anche di fondazioni per le scuole materne. Mi chiedo che garanzie ci saranno sul buon funzionamento di queste partnership dati i pregressi.

Alla luce di quanto emerso ho chiesto alle Commissioni Affari generali ed istituzionali e Pianificazione, contabilità economica e controllo di gestione di convocare urgentemente un’udienza conoscitiva per approfondire la gestione di AFM insieme al Consiglio di amministrazione AFM spa nelle persone di LEONARDO FERRANDINO – Presidente designato da Admenta Italia S.P.A e GUIDO TANTINI – Comune di Bologna designato dai soci Comuni; insieme al Collegio Sindacale (organo di controllo) nelle persone di  SIMONA VIGNUDELLI – Presidente – designato da Admenta Italia S.P.A e MARIA ANGELA CONTI – Sindaco effettivo – designato dai soci Comuni; insieme a Virginio Biagini – ex presidente delle Farmacie Comunali di Bologna e alla Vicesindaco Silvia Giannini – con delega alle Partecipazioni e Governance delle società.

Federica Salsi Consigliere Comunale M5S Bologna

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