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Emergenza abitativa: tutte le motivazioni del rifiuto degli appartamenti

casa
Articolo di: 
   del: 12 gennaio 2015

Assegnazione case ACER – Dei bellissimi appartamenti di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), appena ristrutturati, sono stati rifiutati da moltissimi aventi diritto a cui erano stati proposti.

Questi tantissimi rifiuti hanno fatto infuriare l’Assessore Malagoli che ha chiesto al Consiglio la revisione del regolamento per limitare la possibilità di rifiuto (oggi 3 possibilità): se rifiuti, non sei in vero stato di necessità e perdi diritto.
Ero curioso di sapere quali erano la motivazioni e l’assessore oggi in consiglio me le ha fornite:

  • 21 hanno detto no perché l’alloggio era troppo piccolo (ma ci sono dei parametri dimensione-numero di componenti familiari)
  • 8 hanno detto no perchè c’era il riscaldamento centralizzato e avevano paura fosse più costoso dell’autonomo (ma queste case sono di ultima generazione con super infissi e valvole termostatiche)
  • 6 hanno detto no perché non c’era il balcone (questo mi pare davvero eccessivo per uno che si dichiara in emergenza abitativa)
  • 16 erano motivazioni varie che dettaglio: 
  1. fuori zona (e questa ci può stare: se hai bisogno di familiari vicino perché ti assistano…)
  2. piano terra o niente (qui bisogna capire eventuali disabilità. Comunque gli appartamenti di via Rimesse sono senza barriere)
  3. non piace via Rimesse (anche questo non compatibile con uno stati di emergenza abitativa)
  4. non accetta senza visitarlo (erano in ristrutturazione. Anche questa è una motivazione che secondo me non regge)

Dopo la commissione un cittadino ha scritto a me e all’assessore chiedendo che gli venisse assegnato uno degli appartamenti in via Rimesse che gli altri avevano rifiutato. Lui era realmente in necessità, solo era più indietro in graduatoria di altri che pretendevano il balcone o simile…

In conclusione devo ammettere che le motivazioni effettivamente inaccettabili sono tante e alla luce della reale emergenza abitativa di tanti bisogna mettere mano al regolamento. Ma prima di fare qualunque modifica, è necessario essere capaci di distinguere bene le situazioni di rifiuto realmente motivato dalle altre motivazioni. Chi ha motivi oggettivi di difficoltà deve poter rifiutare anche 100 volte. Viceversa perdi diritto.

Vedi anche TG regionale ore 14.00 del 12 gennaio 2015 – Minuto 7

http://www.tgr.rai.it/dl/tgr/regioni/PublishingBlock-7fe62863-62cd-4276-9560-cfd75abeea68.html 

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