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Bologna e l’opportunita del polo auto elettrica

auto elettrica
Articolo di: 
   del: 18 maggio 2020

Testo intervento di inizio seduta di Marco Piazza in apertura del Consiglio Comunale di Bologna del 18 maggio 2020
L’emergenza covid-19 come era ampiamente previsto, ha innescato una crisi economica ed occupazionale e quindi sociale.
I dati delle richieste dei sussidi, delle mense di solidarietà, delle richieste di buoni spesa: tutto testimonia una aumento della povertà e della difficoltà.
Tante imprese soprattutto nei settori più colpiti non sanno se riusciranno a ripartire. Hanno accumulato grandi perdite e i numeri del rischio default sono impressionanti.
Le istituzioni pubbliche stanno cercando di far fronte a una situazione che non ha precedenti che richiede di ideare nuovi strumenti e farlo in fretta.
Certamente la perdita del lavoro è una delle emergenze a cui si cerca di far fronte con tutti gli strumenti e gli ammortizzatori sociali disponibili che purtroppo però rischiano di non reggere davanti alla proporzione del problema.

In questo momento difficile ci sono alcune buone notizie che fanno vedere delle vie d’uscita e di ripartenza. Tra queste buone notizie c’è quelle del più grande gruppo automobilistico cinese che ha scelto di investire 1 miliardo di euro nella Motor Valley, il distretto che si estende da Parma a Rimini, in cui Bologna ha una posizione rilevante.
1 miliardo di euro per realizzare impianti di ricerca e sviluppo e un impianto di produzione per vetture elettriche.

Quella di portare in modo rilevante la mobilità elettrica nel nostro distretto internazionalmente riconosciuto come la valle dei motori, sarebbe una notizia splendida sotto più punti di vista anche in tempi ordinari.
Non ultimo il fatto che la mobilità elettrica è una delle molteplici strade da percorrere per migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città soffocate dallo smog.
Ma non siamo in tempi normali e questa notizia è ancora più importante per le importantissime ricadute occupazionali che porta con sè. Si parla di migliaia di nuove occupazioni.
Al momento non è stato deciso l’area della motor valley in cui si concretizzerà l’investimento e come sappiamo la valle dei motori è un’area abbastanza vasta.
Bologna deve fare di tutto per cogliere questa opportunità e candidarsi a sede degli stabilimenti.

Puo’ e deve farlo perchè a Bologna esiste un distretto nel distretto: quello della meccanica di precisione con esperienze e competenze di prim’ordine e con sinergie potenziali immense.
Puo’ e deve farlo perchè qui abbiamo l’univeristà più antica del mondo in cui la meccanica, la ricerca e l’innovazione hanno molto da dire in un settore di frontiera come quello della mobilità elettrica.
Puo’ e deve farlo perché la nostra posizione rende la logistica particolarmente gestibile: cosa che ci rende un nodo di importanza nazionale e di cui dobbiamo spesso subire gli effetti nefasti in termini di inquinamento da traffico di attraversamento. Questa volta facciamo in modo che diventi un vantaggio che contribuisca a far scegliere la nostra città per questo investimento.

Oggi propongo un ODG di cui richiedo la trattazione nella seduta odierna, data l’ovvia urgenza, che chiede alla giunta di attivare immediatamente tutte le azioni necessaria per candidare Bologna ad essere la sede di quello che sarà un importantissimo polo europe della mobilità elettica.

Bologna è già stata scelta dal centro meteo europeo di Reading per insediarsi. Il centro meteo ha scelto Bologna dopo aver attentamente valutato tra tante città in europa.
Possiamo e e dobbiamo fare in modo che Bologna venga scelta anche questa volta.

(Conclusione: la trattazione urgente dell’ODG non è stata ammessa. L’ODG è stato mandato in commissione per approfondimenti)

https://motori.virgilio.it/auto/faw-investono-italia-auto-elettriche-emilia-romagna/142924/

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